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La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

663223
Dossi, Carlo 14 occorrenze
  • 1879
  • Stab. Tip. Italiano DIRETTO A L. PERELLI - Ditta Libraria di NATALE BATTEZZATI
  • prosa letteraria
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La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

Quando, l'alba seguente, il Beccajo affacciossi alla porta della sua casa, a sgombrarsi la mente, come il ciel si sgombrava, dalla pàvida notte

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

invisa patria, e, ora, il più intenso sospiro. E, a chi, ùltimo accorso, impallidendo ristava, era detto, come Aronne si fosse recato alla nave e come

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quella pace era infida come un sorriso di donna. In quella pace si agglomerava la guerra. Forse, que' ferocìssimi non l'avrèbber potuta sopportare

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anzi, a nostra stessa insaputa, non va lìbera d'odio. Ma, come il Nebbioso vide le prime case, allora soltanto si accorse di ciò che stava per fare, e

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postura smargiassa. - Come! ... indietro? - Gualdo tuonò, le vene frontali gonfiate - Indietro a me? Cane! - e fe' l'atto di agguantarlo alla strozza

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. Fosforescenti cadavèriche faccie appàjono e spàjon fra i tronchi: canne di schioppo spùntano lucidìssime in mezzo alle macchie. Gualdo, come una belva

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Come il malèssere avèa guidato all'unione, addusse l'unione al benèssere. E tanto più di concordia era necessità, che, in sulle prime, nell'assoluta

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Di Forestina l'ottava messe. Come le treccie di lei biondeggiàvano i campi; come gli occhi lampeggiàvano le falci dei mietitori. E i mietitori

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più ... - E sono, anche là, tanti babbi? e tante mammine? e tanti bambini, come quì? - Oh ben più! - egli fece - E assài migliori di noi - aggiunse

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che Gualdo s'avèa, all'ingiro, argomenti fortìssimi; avèasi i luoghi, che non si pòngon la màschera come i loro abitanti; e colà, i luoghi, non èrano

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Era il Beccajo rimasto come folgoreggiato: era caduto il fucile di lui, e, cadendo, esplodeva. Gli altri, Làzaro il Guercio e Sergio il Ranza, avèano

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, cessata la voce, ecco tornargli, da ogni banda, la rabbia, come il mar rifluente che anela riassoggettarsi la spiaggia. - Che hai fatto? - ei gridò

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, come l'àrido suolo la pioggia. Ma il dolce timore di Forestina, piovendo nel feccioso suo ànimo, accrebbe in terrore; ed egli si svincolò dall'abbraccio

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leggi, dai vostri padri sancite e per essi e per voi, e accolte dalla maggioranza presente, vèndicano colla scure. Ma Noi, come fummo, ossequenti alle

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